QATAR

Storia

Questo stato dell’Arabia Orientale fu legato alla Gran Bretagna con un trattato sin dal  1916. Negli anni trenta sul territorio vennero scoperti importanti giacimenti di petrolio, il cui sfruttamento iniziò solo nel 1949.

Nell’aprile 1970 fu promulgata una Costituzione provvisoria con la quale era prevista l’unione con la Federazione degli Emirati Arabi, ma quando si arrivò alla scadenza del trattato nel settembre 1971, invece, fu proclamata l’indipendenza del paese che fu riconosciuto sia dalla Lega Araba che dalle Nazioni Unite.

Il titolo di “emiro” andò allo sceicco Ahmad b Alì Al Thani; poiché però egli non dimostrò nemmeno il benche minimo interesse per gli affari del paese, sia interni che esteri, nel febbraio del 1972 fu deposto dal cugino Kalifah B Hamad Al Thani.

Ciò provocò disordini e manifestazioni contrarie, perciò, in ottemperanza a quello che stabiliva la Costituzione stessa, si istituì un Consiglio consultivo di 20 membri, che nel 1975 divennero trenta, ed essi furono preposti all’approvazione, o no, di tutti i provvedimenti legislativi decisi dal Consiglio dei Ministri. Il mandato di questo Consiglio nel maggio del 1975 fu prorogato di tre anni.

Essendo il petrolio la maggiore ricchezza del paese, il Qatar dovette far fronte agli alti e bassi della produzione e dello smercio in tutto il mondo e, trovandosi territorialmente sul Golfo Arabico, dal 1980, con l’inizio delle ostilità fra Iraq ed Iran, si trovò in mezzo agli echi del conflitto, con viva preoccupazione.

Il 1986 rappresentò per il Qatar un anno negativo per due motivi principali: primo il calo del prezzo mondiale del petrolio; secondo perché si trovò quasi ad una prova di forza militare col vicino emirato del  Bahrain, che aveva tentato di occupare e fortificare l’isola di Fasth Al-Dibal.

Con la mediazione dell’Oman, dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, la vertenza fu composta ed il paese potè tornare alla costruzione di grandi opere pubbliche, con gli accordi stipulati con imprese francesi ed americane.

Poi con la Francia firmò due accordi: il primo nel 1987 per essere rifornito di armi ed il secondo nel 1991 per lo sfruttamento di nuovi bacini petroliferi.

Il Qatar si impegnò molto per ristabilire l’equilibrio e la libertà nel Kuwait, dopo la guerra con l’Iraq; fu molto attivo nel Consiglio per la cooperazione nel Golfo, ed ha sempre lavorato, in armonia con l’Arabia Saudita per lo sviluppo del territorio nazionale, mettendo a disposizione uomini d’affari ed industriali, di notevoli capacità. Proprio per la loro preziosa opera il Qatar ha potuto realizzare non solo lussuosi centri residenziali turistici, ma anche impianti agricoli e per l’allevamento del bestiame.

La sua rapida ascesa economica, così come quella di altri paesi nella zona del Golfo, è stata resa possibile dai proventi della abbondante produzione del petrolio e, sempre per questo, è in continuo progresso.
 
Nel 1995 lo sceicco Sayh Halifa ibn Hamad Al Tani concluse, non volontariamente, la sua opera governativa in quanto fu deposto con un colpo di stato, voluto e capeggiato dal figlio, erede al trono, Sayh Hamad ibn  Halifa Al Tani.

Questi, come Presidente del Consiglio Supremo per la Pianificazione, aveva svolto un’opera meritoria, sin dalla metà degli anni 80, per diversificare la produttività, in modo che la situazione economica non  dipendesse esclusivamente dal petrolio.

Egli volle modernizzare anche la politica del Qatar ed a tale scopo nel luglio del 1999 istituì una Commissione atta a mutare la Costituzione, in modo che i poteri della monarchia assoluta fossero rivisitati e diminuiti.

In politica estera il Qatar compose, fra il 1992 ed il 1994, accordi difensivi con Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, mentre ribadì la sua indipendenza dall’Arabia Saudita.

Con quest’ultimo Stato, anzi, si registrò un peggioramento dei rapporti a causa di differenti opinioni sulla questione frontiere. Questo contrasto fu poi eliminato con un trattato stipulato nell’aprile del 1996.

Anche con il Bahrein esisteva un contenzioso relativo ai confini marittimi. Ma per sanare questa controversia fu decretato un piano di negoziati solo a partire dai primi mesi del 1997.