GABON

Storia

Il Gabon, primo nucleo della colonia francese del Congo,  fu fondato nel 1839 dal capitano di  vascello Bouet-Willaumez. La capitale, Libreville, fu fondata nel 1849. Nel 1876/78 Savorgnan di Brazzà esplorò la regione dell’Ogouè.

Nel 1912 la Francia, per avere mano libera nel Marocco, cedette alla Germania, a titolo di compenso, 293.000 kmq. del Congo francese, tutti interni, confinanti col Camerun tedesco ed il Congo belga.

Dopo varie trasformazioni amministrative nel 1928 il Gabon entrò a far parte del gruppo di colonie non assimilate con un accordo di favore con la Francia che potè godere di una particolare franchigia doganale.

Entrato a far parte della Comunità Francese nel 1958, in qualità di stato membro, il 15 luglio 1960, con un accordo firmato a Parigi, divenne Stato Indipendente e la proclamazione si ebbe alla mezzanotte fra il 16 ed il 17 agosto 1960. Il successivo 20 settembre entrò anche a far parte delle Nazioni Unite.

Il 14 novembre 1960 fu promulgata  la Costituzione e nel febbraio del 1961 si ebbero le prime elezioni per l’Assemblea Nazionale e per la Presidenza della Repubblica. Con la totalità dei voti fu eletto a Presidente L. M’Ba, leader del  “Blocco Democratico Gabonese”, che formò subito un governo di unità nazionale, il cui ministro degli esteri fu J. H. Aubame, leader dell’Unione Democratica e Sociale Gabonese, di tendenza radicale.

Questi due partiti, già uniti nel 1961 in occasione delle elezioni, vennero ad un disaccordo che nel 1963 ebbe come risultato l’esclusione dal governo di Aubame.

M’Ba tentò allora di sciogliere l’Assemblea Nazionale ed indire nuove elezioni per assicurarsi la maggioranza parlamentare. Ottenne invece molte opposizioni che sfociarono in un colpo di stato il 18 febbraio 1964, che però fu subito represso dall’intervento delle truppe francesi, chiesto da M’Ba. Aubame, che era stato l’organizzatore della rivolta, fu arrestato e condannato a dieci anni  di reclusione.

Nell’aprile dello stesso anno si ebbero nuove elezioni che affidarono la maggioranza a M’ba.
Scioperi e disordini furono la caratteristica principale di quegli anni. Nell’agosto del 1969 M’Ba si ritirò a Parigi in cattivo stato di salute e fu sostituito da Omar  Bernard Bongo, suo vice.

Nelle elezioni del marzo 1967 M’Ba fu riconfermato presidente ma a novembre morì e Bongo riassunse la carica, e questa volta in forma definitiva, iniziando una politica di conciliazione nazionale.

Chiamò a far parte del governo elementi giovani, concesse clemenza ai detenuti politici, aprì alle opposizioni, dichiarò partito unico il Blocco che però si chiamò “Partito Democratico Gabonese”, retto dallo stesso Bongo, e con la sua politica rafforzò la coesione nazionale, dando stabilità e garantendo al Gabon un reddito nazionale ben al di sopra di quello degli altri stati africani.
Nel febbraio 1973 le elezioni confermarono Bongo e nell’aprile 1975, con la eliminazione della carica di vice-presidente, venne invece sostituita con quella di Primo Ministro, assunta da L. Mebiame.

In politica estera Bongo fu molto attivo, riallacciò le relazioni con la Nigeria, interrotte col riconoscimento del Biafra indipendente, ruppe quelle con Israele, si avvicinò agli stati arabi, in particolar modo alla Libia; nel 1974 rinnovò tutti gli accordi economici con la Francia ottenendo sostanziali vantaggi e nello stesso anno stabilì relazioni diplomatiche con la Jugoslavia e la Romania.

Nel 1981, con una variazione alla Costituzione, potè essere separato il compito di Presidente della Repubblica da quello  di Capo del Governo. Così fu riconfermata la carica di Primo Ministro a Mebiame.

Negli anni ottanta il calo del prezzo mondiale del petrolio ed il declino del dollaro crearono nel Gabon un peggioramento economico che si arginò creando un piano di stabilizzazione quinquennale (1986/90), sostenuto dal Fondo Monetario Internazionale.

Nel 1990 si verificò una serie di incidenti provocati dalla morte sospetta di un capo dell’opposizione. La Francia dovette inviare sue truppe e, dopo una ulteriore riforma della Costituzione, fu nominato un nuovo primo ministro, che fu C. Oyè-M’Ba; si annullò il partito unico e si rifecero le elezioni che si svolsero a più riprese fra il settembre 1990 ed il marzo 1991 a causa di alcune irregolarità.

Oyè M’Ba nel 1991 formò un governo di coalizione ma, persistendo insanabili difficoltà di carattere politico, annunciò che nuove elezioni sarebbero state indette per il 1993.

Dopo la rielezione di Bongo nel 1993 il maggiore partito di opposizione, il  “Partito Gabonese del Progresso” , guidato da P. M’Ba Abessole, insorse con dure contestazioni che portarono il paese quasi alla guerra civile. Nel settembre 1994 si svolsero a Parigi i negoziati per riportare il paese alla normalità e di seguito a questi Bongo formò un governo di unità nazionale ma di transizione, in attesa delle successive elezioni legislative. Queste si svolsero fra il dicembre del 1996 ed il gennaio 1997 e decretarono di nuovo la vittoria del Partito Democratico Gabonese. Abessole però riuscì  ad ottenere la carica di sindaco della capitale Libreville.

Nel maggio 1997 Bongo nominò vice-presidente Divungui-Di-Ndinge-Didjob, maggiore esponente dell’opposizione e membro dell’Alleanza Democratica Repubblicana. Ancora nel dicembre 1998 Bongo fu confermato presidente con la  maggioranza del 66% dei suffragi.